Ambasciatrice dei Regno d'Aragón

Una signora chiamata Forta San Juan de la Peña arriva sulla porta del bello Castello ed aspetta che qualcuno apra.
Nella borsa di viaggio ha una lettera che dice cosí:

Citazione :

La Señora Forta es nombrada por Inaraja, Chambelán del Reino de Aragón como embajador y representante del Reino de Aragón en el Condado de Genova y Tierra del Lavoro.

Su actitud deberá ser impecable y buscará la excelencia en sus actos al mando de la embajada aragonesa en el citado condado.

a III de Julio de MCDLVI



Inaraja
Chambelán del Reino de Aragón.

Ancora armato dei suoi vestiti di guerra, venuto della pressa di Gaeta ai briganti, il Calabrese arriva nella corte del castello di Capua. Un servitore corre a lui, in sudore (tanta a causa del calore che del stress di avere fatto aspetare un granda ambasciatora).

-Signore, Signore! Una donna, spagnola o quasi, che dice che viene dal Aragona!

-E perché non mi hai prevenuto piu veloce, stupido!

Il Capitano diviene allora gran ciambellano, scende del suo cavallo e va verso il salone di accoglienza.

Vede l'ambasciatora, e la saluta.

Mi scuso tanto per l'accoglianza che non vale l'importanza del vostro posto, Dama. Ma i miei doveri militari mi hanno impegnato molto questi giorni. Spero farvi dimenticare questo fastidio. Che posso fare per esservi piacevuole?

[FG]Scusa, ma non mi hanno dato gli diritti per farvi entrare nel vostro ufficio. Ho fatto la domanda a Claudis che ha i diritti, cualcuni giorni fa.[/FG]

Un piacere Signore, non preocuparsi che capisco la situazione. Ero vedendo questo bello palazzo - dice sorridente.

Mi diceva che state in guerra? Deve essere stanco... - la donna cerca nella sua borsa qualcosa...- questo è un vecchio rimedio familiare. Si prende con un pò di tè, e come nuovo - li da una piccola bottiglia con spezia.

Mentre speriamo i chiavi, sa dirmi dove posso fare notte? Nel mio viaggio non ho visuto locande vicino qui.



[FRP] Mi dispiace per il mio italiano [/FRP]

Il Calabrese, che ha piu o meno 50 ani, si inchina e acceta sonridendo la bottiglia.

Grazie mille Damigella. Questo sarà utile per il mio età, che non mi fa diventare più giovanne col tempo. Ma manco a tutti doveri miei. Non mi sono presentato, Mamma mia!

Sono Giuseppe Cagliabrese Nanteuil Malaterra, Signore di Paleyrac, Gran Ciambellano e Capitano della Terra di Lavoro.

Si inchina ancora una volta, bacciando la mano della Ambasciatora.

La guerra? La guerra... Non é proprio cosi, piutosto, hum, dicciamo, ribellioni. Ora abbiamo i mezzi di schiacciarle, quindi si deve fare essempi.

Il Calabrese comincia andare davanti, colla donna, dicendo

Ma non vi faro' noia piu che necessario. Il vostro viaggio doveva essere longo, la vostra attesa ancora di più. Ride. Quindi vi accompagno ai vostri appartamenti, se mi fa la cortesia di seguirmi.

Il coppio se ne va nei corridorio, verso i appartamenti già riservati per l'arrivata dell'ambasciata dell'Aragona a Capua, già prevista.

[fg]figurati, anche io parlo bruttissimo in italiano, sono francese in rl, ed anche cualcuni mi prendono in giro percio' sulla taverna...

Ora dobbiamo aspetare Claudis che ha i diritti. Frapoco il consiglio cambierà, non saro' piu me il ciambellano quindi penso che non si lavora piu insieme, peccato. Ma chi sa?[/fg]