Ambasciatrice del Ducato di Milano

La carrozza si fermò davanti al portone del Castello di Terra di Lavoro, la polvere copriva le dorature segno di un lungo viaggio ma gli smalti dello stemma ducale di Milano risplendevano alla luce del sole.

Deferente il comandante della guardia fece schierare le truppe mentre il valletto apriva la portiera della carrozza, estraeva gli scalini e porgeva la mano per aiutare la discesa della dama.

''Capitano la ringrazio dell'accoglienza. La cortesia di questa provincia è ben nota in tutti i regni. Il mio nome è Maria Costanza Della Gherardesca, Ambasciatrice del Ducato di Milano presso la Provincia di Terra di Lavoro. La prego di scortarmi dal Gran Ciambellano affichè possa presentare le mie credenziali. ''

Il Capitano scortò la dama dall'Alto Personaggio.

''Eccellenza è con grande piacere che consegno a Lei le mie credenziali di Ambasciatrice del Ducato di Milano. Sono certa che sarà possibile instaurare amichevoli e cordiali relazioni fra i nostri due Stati. La ringrazio per la cortesia e la premura con cui ha apprestato i locali dell'Ambasciata.''

Con un sorriso Maria Costanza porse la lettera al Gran Ciambellano.

Citazione :

Milano, 17 settembre 1456

Per volere della Duchessa Polimnia di Borbone, Viscontessa di Lugano, voi, V.i.o.l.e.t, siete stata nominata ambasciatore del Ducato di Milano presso la Provincia di Terra di Lavoro.
Sperando che la sua persona possa dare inizio ad una proficua collaborazione tra i due stati.

Wuendalina Pucci Guerra, Gran Ciambellano del Ducato di Milano

Dama Velle si era appena seduta nel suo nuovo ufficio, quando un messo le comunicò che da qualche giorno era in visita presso il castello, l’ambasciatrice del Ducato di Milano, Dama V.i.o.l.e.t . Velle mandò immediatamente il messo a farsi annunciare e si affrettò a rendere i suoi omaggi all’ambasciatrice personalmente.

“Dama V.i.o.l.e.t, è con immenso piacere che la incontro qui nel Castello di Terra di Lavoro. Spero che la stanza che le è stata designata sia stata di vostro gradimento. Scusate il ritardo con cui vi abbiamo ricevuta, ma ora siamo pronti a dedicarvi tutto il tempo e tutte le attenzioni che si debbono a una tal dama, quale voi siete. Oh, ma vi prego, spostiamoci nella sala al piano nobile, un luogo certamente più consono ove discorrere. Col vostro permesso, vi faccio strada…”

Alof arrivò finalmente a destinazione.
Erano passati ormai giorni dal momento in cui era partito dalla sua amata Novara e mai si era spinto così in là.
Il freddo di quel rigido inverno ormai gli apparteneva.
Per far prima usò una staffetta di cavalli. Sapeva che quelli erano giorni difficili per la Provincia di Terra e Lavoro.
Lasciò il cavallo in affido alle guardie del castello e consegnò la pergamena che il Gran Ciambellano gli aveva consegnato giorni orsono.

Saluti Sono Alof de Wignocount, conosciuto nelle mie terre con il nome di Reminder.
Sono qui per conto del Ducato di Milano e del mio Duca Romualdo.
Tenete, portate questo al vostro Ciambellano.

Citazione :

Milano, 2 marzo 1457

Per volere del Duca Romualdo Asburgo d'Argovia, Barone di Voghera, voi, Reminder, siete stato nominato ambasciatore del Ducato di Milano presso la Provincia di Terra di Lavoro.

Sperando che la sua persona possa dare inizio ad una proficua collaborazione tra i due stati.



Wuendalina Pucci Guerra, Contessa di Varese, Gran Ciambellano del Ducato di Milano

Attenderò qui con voi che mi riceva se non vi reco troppo disturbo.

Il Ciambellano era presso la sua scrivania, chino sulle sue carte e l'aria preoccupata. Ad un tratto bussò alla porta un messo e le consegnò un cartiglio, annunciando che era giunto l'ambasciatore da Milano. Heria Velle si alzò per andargli incontro.

"Preparategli un ufficio " disse.

Poi scese al paino inferiore e accolse l'ambasciatore. "Messere è un piacere averla qui. Ma questi son giorni faticosi per TdL, ci perdonerà dunque se l'accoglienza e il soggiorno non saranno degni di una personalità qual vio siete."